Il Foreign Exchange Market o più comunemente chiamato FOREX è il mercato internazionale delle valute. Se sei un piccolo speculatore (Trader Retail) devi operare tramite un operatore abilitato.
Se questo intermediario ha sede in Italia, allora il tuo regime sarà amministrato. L’operatore, in questo caso, é obbligato ad effettuare le dovute operazioni fiscali dichiarative e a liquidare ‘imposta sostitutiva del 26%.
Nel caso in cui il tuo intermediario non abbia la sua sede anche in Italia, ma operi solo all’estero, a questo punto sarai obbligato a tassare i tuoi proventi nella Dichiarazione dei Redditi. A questo scopo l’operatore abilitato, rilascerà ogni anno un prospetto in cui verrà riportato il risultato della tua gestione finanziaria.
Qualora le movimentazioni sul conto in valuta, superino nel corso del periodo di imposta € 51.645,69 per almeno 7 giorni lavorativi, operare con il forex comporterà anche obblighi dichiarativi. Infatti, sorge l’obbligo di riportare in dichiarazione dei redditi le eventuali “plusvalenze” conseguite, che verranno tassate ai sensi dell’art.67 c-quater del D.Lgs 917/86.
Queste, come le “minusvalenze”, verranno quantificate facendo la somma algebrica dei differenziali positivi e negativi scaturenti dalle vendite e dagli acquisti, calcolati al cambio del giorno in cui sono stati effettuati. In presenza di più movimentazioni verrà utilizzato il criterio del LI.FO. Art.68 c 8 D.Lgs 917/86.
Le somme impiegate in conti presso operatori esteri, sono infine soggette all’Imposta sulle Attività Finanziarie IVAFE. Inoltre, dovranno essere assoggettate al monitoraggio nel quadro RW della Dichiarazione dei Redditi.